Una nuova casa a basso impatto energetico
Una casa in legno? Perché no!
L’attuale congiuntura economica e l’accresciuta sensibilità ai temi ambientali hanno condotto molti italiani a rivalutare gli edifici in legno.
Nel nostro paese questo materiale viene utilizzato quasi esclusivamente per costruire tetti, mansarde, travi, terrazze e pavimenti, a differenza del Nord Europa, dove invece è più diffuso del mattone.
Il legno è erroneamente considerato un materiale fragile, facilmente infiammabile e attaccabile dalla muffa.
Vediamo perché.
Solidità e proprietà antisismiche
La struttura porosa del legno conferisce a questo materiale una notevole elasticità e, di conseguenza, una resistenza alle sollecitazioni meccaniche superiore a quelle del mattone e del cemento. Non per niente le case in legno sono molto diffuse nelle zone sismiche.
Resistenza antincendio
In caso di incendio, lo strato esterno del legno si carbonizza, formando una sorta di membrana che rallenta la combustione degli strati interni. Da notare che il legno prende fuoco spontaneamente sui 300°C, mentre già a 200°C il cemento armato comincia a deformarsi, con pericoli per il cedimento dell’edificio.
Durabilità
Se opportunamente trattato, il legno presenta una durata (o durabilità) paragonabile a quella del mattone: lo testimoniano edifici plurisecolari come la chiesa di Greensted Church nel Regno Unito o il tempio di Hōryū-ji in Giappone. Particolari trattatamenti proteggono le case in legno da infiltrazioni, umidità, condensazione e muffa.
Ecologia e salute
Il legno:
- assorbe una parte degli odori, degli allergeni, dell’umidità e delle sostanze inquinanti presenti nell’aria;
- sprigiona un piacevole profumo;
- trasmette un fascino caldo e accogliente superiore a quello del mattone e del cemento;
- può essere riutilizzabile come truciolato, pellet o altro combustibile.